Il razzismo

Puntata 4

Spirù si guarda intorno stupito. I poliziotti Gialli sono tanti, ma i manifestanti stretti attorno a lui sono molti, molti di più. Presto sono abbastanza da formare una lunghissima catena, che nasconde Spirù quasi completamente. Sono lì per proteggerlo e lui quasi non riesce a crederci. I suoi grandi occhi tondi si riempiono di lacrime che non riesce a nascondere. 

 

«Non riusciremo ad arrestarli tutti! Sono troppi!» si lamenta uno degli agenti.

 

«Quali sono gli ordini dalla Centrale?» chiede un altro. Il più alto dei poliziotti, quello che sembra essere il capo, fa segno al resto della pattuglia di tornare indietro. 

 

«Non possiamo rischiare una rivolta» dice. 

 

«Non è finita qui, statene certi!» grida arrabbiato ai manifestanti.

 

I due cuori di Mega e Bit battono fortissimo mentre la Polizia Gialla finalmente si allontana. Per ora il pericolo è finto.

 

«Stai bene?» chiede Mega preoccupata a Spirù.

 

Si aspetta di vederlo svenire da un momento all’altro, in preda alla paura. Ma questa volta Spirù non trema. Una luce gli si è accesa negli occhi, guarda silenzioso la Polizia che se ne va.

 

«Vorrei proprio sapere perché la Polizia Gialla se la prende con chi è diverso. Cosa ci guadagna?» dice Mega a mezza voce.

 

«Non è una domanda semplice» le risponde Bit. 

 

«La polizia lavora seguendo le leggi fatte da chi governa. I governatori di Faro credono che i Neon gialli siano superiori agli altri, quindi le leggi che hanno stabilito sono razziste o comunque favoriscono le discriminazioni. Alcuni poliziotti condividono le idee dei governanti e a volte si permettono addirittura di andare oltre la legge, come quelli che hanno fatto spegnere la Neon viola qualche giorno fa. Altri fanno il loro lavoro in modo corretto e onesto, ma devono comunque rispettare le leggi e le indicazioni del governo. Alcuni poliziotti cercano di aiutare i manifestanti. Non sono tutti uguali».

 

«Ma allora chi può cambiare le cose?» chiede sconsolata Mega.

 

«Tutti noi». 

 

Con grande sorpresa di Mega e Bit, è stato Spirù a rispondere. La sua voce è ferma e decisa. «Continuando a protestare tutti insieme, riusciremo a farci sentire dal governo di Faro. E se non bastasse, dai governi di tutta la galassia. Noi non possiamo cambiare le leggi, ma possiamo convincere chi governa a farlo. Oppure possiamo rivolgerci a un organo esterno al pianeta, come il Consolato Intergalattico, che ha questo potere». 

 

I manifestanti intorno a loro lo ascoltano con attenzione, ogni tanto si alza qualche grido di approvazione. 

 

«Avevate ragione» dice poi Spirù rivolto a Mega e Bit «vedere tutte queste persone qui a manifestare mi ha fatto capire quello che cercavate di dirmi. Se soltanto chi è vittima del razzismo si ribella, non saremo mai abbastanza per cambiare le cose. Ma se restiamo uniti, se ci opponiamo anche alle ingiustizie che non ci colpiscono in prima persona, faremo vedere a tutta la galassia di quali crimini è capace il razzismo. Potremo farci sentire dai governi, chiedere che le leggi vengano cambiate, in modo che tutti i Neon e tutti i cittadini dell’Universo abbiano gli stessi diritti, non importa qual è il loro colore. Dobbiamo manifestare ancora, finché non otterremo tutto questo». 

 

Mega e Bit sorridono. 

 

«Ora so perché ci tenevi tanto a partecipare a questo corteo» dice Bit a Mega. «Anche se sei scappata lasciando soltanto un biglietto, l’hai fatto per un ottimo motivo».

 

«E io ora capisco perché tu eri tanto preoccupato» risponde Mega «ce la siamo vista brutta, prima. Non voglio altri scontri violenti. La violenza è un linguaggio sbagliato, proprio come quello dei razzisti. E noi dobbiamo essere migliori dei razzisti gialli».

 

«E lo saremo, ve lo prometto. Mi aiuterete?» chiede Spirù. Mega e Bit gli stringono forte la mano.

 

Un mese dopo, Mega sta guardando il telegiornale intergalattico quando sullo schermo compare un viso familiare. 

 

«Bit! Presto Bit corri qui!» grida. Bit arriva di corsa e si sistema sul divano accanto a lei. 

 

«E ora una speciale intervista con il Neon del momento: Spirù! Spirù è il leader delle proteste antirazziste del pianeta Faro ed è anche l’ultimo Neon Verde dell’Universo. Con le sue lotte per l’uguaglianza, è diventato simbolo della battaglia contro le oppressioni del razzismo giallo e di tutti gli altri tipi di razzismo. Da poco, con il finanziamento del Consolato Intergalattico, ha fondato l’associazione United Planets contro ogni discriminazione: gli associati sono già moltissimi e provengono da tutti i pianeti dell’Universo». Sullo schermo Spirù sorride felice.

 

«Cosa vuoi dire a chi è in ascolto, Spirù?» chiede l’intervistatrice.

 

«Non importa quanto la vita possa sembrare buia. Dobbiamo ricordarci che non siamo mai da soli. È una lezione che ho imparato in un momento difficile da due amici speciali, non la dimenticherò mai». Mega e Bit si scambiano un sorriso, mentre l’inviata del telegiornale parla della prossima manifestazione antirazzista su Faro, organizzata proprio da Spirù. Entrambi non vedono l’ora di partecipare e questa volta lo faranno insieme.

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